23 aprile 2009
Mitica Acciaroli!
Vendesi tombe con vista mare, dotate di webcam e filodiffusione. Non è uno scherzo, ma l'iniziativa del Comune di Pollica-Acciaroli, in provincia di Salerno, nota località balneare della costa cilentana, al secondo posto tra le località marittime più belle d'Italia, secondo Legambiente. Il sindaco del piccolo centro cilentano, Angelo Vassallo, ha infatti annunciato il via libera alla vendita, in realtà una concessione di 99 anni, delle 150 tombe dell'antico cimitero di Pollica, in località Costantinopoli. Un piccolo cimitero da tempo abbandonato poichè in esso è prevista l' inumazione nella nuda terra, segnalata da una semplice lapide infissa nel terreno: sepoltura, pare, sempre meno gettonata tra i residenti. Così, il sindaco ha deciso di destinare le tombe ai tanti turisti stranieri che negli ultimi anni sono diventati assidui frequentatori di Pollica-Acciaroli, al punto da scegliere il Comune cilentano come ultima dimora. Del resto, il progetto non trascura alcun particolare. A parte l'ubicazione del cimitero, che sorge in cima ad una collina dotata di un panorama mozzafiato, compreso tra l'orizzonte marino della greca Velia, il mitico Capo Palinuro, e, alle spalle, il monte Stella, d'inverno sempre imbiancato, esso sarà dotato delle più moderne tecnologie. A partire da una webcam, grazie alla quale i parenti, anche a migliaia di chilometri di distanza, potranno pregare tutti i giorni sulla tomba del defunto. Ma non è tutto. Il cimitero, infatti, sarà dotato di un impianto audio di filodiffusione che contribuirà al clima di meditazione e raccoglimento. «L'idea è nata qualche anno fa - spiega Vassallo - In quella occasione, un noto pianista romano, in visita a Pollica, ci espresse il desiderio della madre di essere seppellita nel nostro Comune. Da allora le richieste sono aumentate, e tanti non residenti hanno scelto Pollica-Acciaroli come ultima dimora. Naturalmente, ciò non vuol dire che le tombe siano precluse ai residenti. Al contrario. Comunque, nei prossimi giorni voteremo la delibera. Il cimitero di Costantinopoli è un luogo molto suggestivo, con foscoliani cipressi secolari e roseti straordinariamente profumati». Quanto alle cifre da sborsare per un trattamento così esclusivo, il primo cittadino preferisce non rispondere. «Lo saprete dopo il varo della delibera.», conclude. Secondo quanto riferisce il sindaco, addirittura un turista del Nord alcuni anni fa avrebbe scelto questo posto per suicidarsi proprio perchè riteneva il posto molto bello per l'addio alla vita. Lasciò anche scritto di voler essere sepolto qui e di non tornare nella sua zona d'origine.
22 aprile 2009
Sosteniamo le voci libere
Ragazzi sosteniamo le voci libere, soprattutto se urlano nel silenzio!
L'ora vesuviana - Giornale Online
L'ora vesuviana - Giornale Online
Pacco, doppiopacco e contropaccotto
Chi frequenta Piazza Garibaldi lo sa, è come vivere in un film. Mentre si cammina strane voci volano nell'aria: fratello ti serve un cellulare di nuova generazione? stecca di sigarette a 5 euro! ipod, ipod, ipod... è possibile sentire la parola ipod anche dieci volte in meno di due minuti, il tempo di attraversare la piazza.
Beh non sto raccontando niente di originale per coloro che frequentano assiduamente questi straordinari posti, sono semplicemente i "paccari"!
Paccari? Si, paccari!
Onesti cittadini che lavorano come tutti gli altri. Ogni mattina si svegliano, prendono i mezzi (nel senso napoletano del termine, ovvero motorini smandrappati che a stento camminano) e si presentano sul posto di lavoro: Piazza Garibaldi a Napoli.
Ognuno di loro ha il suo ufficio (fuori la stazione, vicino la farmacia, affianco al mc donald) e l'orario stabilito (si danno i turni). Magari molti prendono anche il sussidio di disoccupazione oppure l'assegno d'invalidità, ma questo è un altro discorso.
Il loro è un lavoro artigianale, necessita di competenza e professionalità ed è possibile descriverlo pressapoco così: propongono ai passanti vari oggetti, per esempio un cellulare, affermando in tutta franchezza di averlo ricevuto in dono a natale da un amico, ma che però poichè non sanno che farsene lo vendono a molto meno del prezzo originale.
Azz è un affare, pensa il passante, magari milanese, italo-americano o tedesco.
Quanto vuoi? 100 euro.
Un cellulare che costa 600 euro a così poco? Non mi devo far sfuggire l'occasione.
Lo compro, però fammi vedere se funziona. Ma certo, ecco guarda.
Perfetto, ecco i soldi.
Aspetta, a'rò vai statt' calm (trad. un attimo non aver premura) vieni con me che ti devo spiegare come funziona, intanto te lo metto in una busta così non avrai problemi a trasportarlo.
Allora hai capito come si accende e come si spegne? mi raccomando mò che vai a casa mettilo sotto carica, non lasciarlo al sole e soprattutto attento che è delicato, è un gioiellino. Tieni la busta, damm e'sord e statt bbuon!
Un'altra pratica è stata chiusa. E poi dicono che a Napoli non si lavora bene..!
Beh non sto raccontando niente di originale per coloro che frequentano assiduamente questi straordinari posti, sono semplicemente i "paccari"!
Paccari? Si, paccari!
Onesti cittadini che lavorano come tutti gli altri. Ogni mattina si svegliano, prendono i mezzi (nel senso napoletano del termine, ovvero motorini smandrappati che a stento camminano) e si presentano sul posto di lavoro: Piazza Garibaldi a Napoli.
Ognuno di loro ha il suo ufficio (fuori la stazione, vicino la farmacia, affianco al mc donald) e l'orario stabilito (si danno i turni). Magari molti prendono anche il sussidio di disoccupazione oppure l'assegno d'invalidità, ma questo è un altro discorso.
Il loro è un lavoro artigianale, necessita di competenza e professionalità ed è possibile descriverlo pressapoco così: propongono ai passanti vari oggetti, per esempio un cellulare, affermando in tutta franchezza di averlo ricevuto in dono a natale da un amico, ma che però poichè non sanno che farsene lo vendono a molto meno del prezzo originale.
Azz è un affare, pensa il passante, magari milanese, italo-americano o tedesco.
Quanto vuoi? 100 euro.
Un cellulare che costa 600 euro a così poco? Non mi devo far sfuggire l'occasione.
Lo compro, però fammi vedere se funziona. Ma certo, ecco guarda.
Perfetto, ecco i soldi.
Aspetta, a'rò vai statt' calm (trad. un attimo non aver premura) vieni con me che ti devo spiegare come funziona, intanto te lo metto in una busta così non avrai problemi a trasportarlo.
Allora hai capito come si accende e come si spegne? mi raccomando mò che vai a casa mettilo sotto carica, non lasciarlo al sole e soprattutto attento che è delicato, è un gioiellino. Tieni la busta, damm e'sord e statt bbuon!
Un'altra pratica è stata chiusa. E poi dicono che a Napoli non si lavora bene..!
19 aprile 2009
17 aprile 2009
Riciclare è importante
16 aprile 2009
15 aprile 2009
14 aprile 2009
Sono intorno a noi...
...non abbassiamo la guardia!
L'articolo di Roberto Saviano parla chiaro (leggi qui). Attenzione ragazzi, attenzione!
L'articolo di Roberto Saviano parla chiaro (leggi qui). Attenzione ragazzi, attenzione!
13 aprile 2009
Sei un villico
Per essere principi azzurri bisogna avere una ragione in più.
Tu ce l'hai una ragione in più? E allora!?!
Per essere principi azzurri bisogna essere intelligentissimi.
Tu sei intelligentissimo? E allora!?!
Per essere principi azzurri bisogna essere figli di re.
Tu sei figlio di re? E allora!?!
E soprattutto per essere principi azzurri bisogna essere... bellissimi!
Tu ce l'hai una ragione in più? E allora!?!
Per essere principi azzurri bisogna essere intelligentissimi.
Tu sei intelligentissimo? E allora!?!
Per essere principi azzurri bisogna essere figli di re.
Tu sei figlio di re? E allora!?!
E soprattutto per essere principi azzurri bisogna essere... bellissimi!
12 aprile 2009
11 aprile 2009
Le feste sono importanti
Oggi a Casandrino, vicino Napoli, è stata arrestata una certa Rosa Petrosino, inserita nell'elenco dei 100 latitanti più pericolosi d'Italia.
E fino qui, tutto rientra nella normalità (forse è normale solo per chi è nato e vive in queste zone, purtroppo!). L'episodio però ha un paio di risvolti interessanti o divertenti, dipende dal grado di assuefazione di cui si è in possesso.
Innanzitutto, la rispettabile signora per sfuggire alla cattura delle forze dell'ordine si è nascosta sotto il letto del padre, come fanno tutti i bambini del mondo per giocare, a Napoli si dice con "una mano avanti e un'altra indietro". Chiudete gli occhi e immaginatevi la scena: la rispettabile per tutta la giornata ha mandato avanti i suoi affari, avrà forse pensato di ammazzare qualcuno e poi per pararsi il sedere si è rifugiata sotto al letto del padre. Beh, a me un pò fa ridere!
Ma non finisce qui. Eh sì, perchè la signora una volta scoperta (si narra che il commissario quando l'ha trovata abbia detto: 31 Rosa sotto al letto!) ha candidamente affermato: "Potevate aspettare almeno le festività pasquali".
Che brava personcina, la religiosità e la fede prima di tutto. Avrebbe solo voluto festeggiare la Santa Pasqua in Santa Pace. Poverina. Dovrà trascorrerla invece in galera. Che peccato!
Eh vabbè, anche Gesù qualche anno fa, in questo periodo, non se la passò tanto bene.
E fino qui, tutto rientra nella normalità (forse è normale solo per chi è nato e vive in queste zone, purtroppo!). L'episodio però ha un paio di risvolti interessanti o divertenti, dipende dal grado di assuefazione di cui si è in possesso.
Innanzitutto, la rispettabile signora per sfuggire alla cattura delle forze dell'ordine si è nascosta sotto il letto del padre, come fanno tutti i bambini del mondo per giocare, a Napoli si dice con "una mano avanti e un'altra indietro". Chiudete gli occhi e immaginatevi la scena: la rispettabile per tutta la giornata ha mandato avanti i suoi affari, avrà forse pensato di ammazzare qualcuno e poi per pararsi il sedere si è rifugiata sotto al letto del padre. Beh, a me un pò fa ridere!
Ma non finisce qui. Eh sì, perchè la signora una volta scoperta (si narra che il commissario quando l'ha trovata abbia detto: 31 Rosa sotto al letto!) ha candidamente affermato: "Potevate aspettare almeno le festività pasquali".
Che brava personcina, la religiosità e la fede prima di tutto. Avrebbe solo voluto festeggiare la Santa Pasqua in Santa Pace. Poverina. Dovrà trascorrerla invece in galera. Che peccato!
Eh vabbè, anche Gesù qualche anno fa, in questo periodo, non se la passò tanto bene.
L'Italia e il mondo

Chissà cosa è meglio.. la standardizzazione di solito non è un fenomeno positivo, però forse certe volte è sintomo di buon senso, di pragmatismo.
Nel mondo avrebbero subito iniziato a discutere dei problemi e delle soluzioni; in Italia dopo tre ore (perchè col caffè ci sta pure la sigaretta) forse iniziamo a chiederci: ma chi è tutta sta gente?
10 aprile 2009
Vedi Napoli e poi.. non ci torni più
Se andiamo in Germania o negli Stati Uniti, prendiamo la prima persona che passa e gli chiediamo: se ti dico Napoli, cosa ti viene in mente?
Probabilmente la prima risposta sarà "la munnezza" (tradotta nella lingua di origine), ma poi inizierà ad elencare le migliaia di meraviglie che abbiamo sul nostro territorio: Pompei, Ercolano, i Campi Flegrei e via discorrendo.
Poi, magari, coinvolto dalle nostre descrizioni (vieni a Napoli, è bellissima, la munnezza non c'è più, il governo l'ha tolta! come? dove l'ha messa? beh.. tu vuoi andare a piazza del plebiscito e sul lungomare? Si! Allora tranquillo lì non c'è!) si lascerà convincere e verrà nella nostra splendida città.
Si accorgerà piano piano che la munnezza a Napoli non c'è, ma la città fa schifo lo stesso. I paccari - simpatiche persone che cercano di far amicizia con i turisti - lo accoglieranno a braccia aperte. Gli automobilisti tenteranno di dargli un passaggio ogni volta che ne avranno l'occasione (viaggio di sola andata spalmato sul parafango).
E poi, dulcis in fundo, se sopravviverà alla splendida Piazza Garibaldi, deciderà di andare a Pompei.
Sveglia presto, colazione (quella sarà buona, perchè si può dire tutto ma si mangia benissimo) e poi via, cartina alla mano, verso la stazione.
I soliti paccari gli daranno il buongiorno, gli automobilisti anche, e totalmente stravolto arriverà alla vesuviana: fantastica tendostruttura, simil paese terremotato senza terremoto. Comprerà il biglietto... ehm dove si compra il biglietto? Ah, dentro a quei prefabbricati. Ma perchè sono chiusi? Forse non si comprano lì, effettivamente sarà un canile, non può essere veramente una biglietteria. Eppure quel signore mi ha detto che si comprano proprio la.
Stravolto, tutto sudato, tornerà dallo stesso vecchietto e richiederà informazioni:
Mi scusi, buon uomo. Ditemi! Devo prendere un biglietto per andare a Pompei, dove si compra? Nei prefabbricati! Ah, ma sono chiusi. Eh certo oggi è Pasqua, la Vesuviana non cammina!
Benvenuto a Napoli!
Probabilmente la prima risposta sarà "la munnezza" (tradotta nella lingua di origine), ma poi inizierà ad elencare le migliaia di meraviglie che abbiamo sul nostro territorio: Pompei, Ercolano, i Campi Flegrei e via discorrendo.
Poi, magari, coinvolto dalle nostre descrizioni (vieni a Napoli, è bellissima, la munnezza non c'è più, il governo l'ha tolta! come? dove l'ha messa? beh.. tu vuoi andare a piazza del plebiscito e sul lungomare? Si! Allora tranquillo lì non c'è!) si lascerà convincere e verrà nella nostra splendida città.
Si accorgerà piano piano che la munnezza a Napoli non c'è, ma la città fa schifo lo stesso. I paccari - simpatiche persone che cercano di far amicizia con i turisti - lo accoglieranno a braccia aperte. Gli automobilisti tenteranno di dargli un passaggio ogni volta che ne avranno l'occasione (viaggio di sola andata spalmato sul parafango).
E poi, dulcis in fundo, se sopravviverà alla splendida Piazza Garibaldi, deciderà di andare a Pompei.
Sveglia presto, colazione (quella sarà buona, perchè si può dire tutto ma si mangia benissimo) e poi via, cartina alla mano, verso la stazione.
I soliti paccari gli daranno il buongiorno, gli automobilisti anche, e totalmente stravolto arriverà alla vesuviana: fantastica tendostruttura, simil paese terremotato senza terremoto. Comprerà il biglietto... ehm dove si compra il biglietto? Ah, dentro a quei prefabbricati. Ma perchè sono chiusi? Forse non si comprano lì, effettivamente sarà un canile, non può essere veramente una biglietteria. Eppure quel signore mi ha detto che si comprano proprio la.
Stravolto, tutto sudato, tornerà dallo stesso vecchietto e richiederà informazioni:
Mi scusi, buon uomo. Ditemi! Devo prendere un biglietto per andare a Pompei, dove si compra? Nei prefabbricati! Ah, ma sono chiusi. Eh certo oggi è Pasqua, la Vesuviana non cammina!
Benvenuto a Napoli!
Anime
Anime che rubano sguardi, siamo anime fatte di polvere e sentimento.
C'è un solo modo per capire se mi ami o no. C'è una linea sottile che sta tra il bene e il male.
Ma che ne sai di me? Dei progetti che ho? Delle cose a cui tengo veramente?
Sono nero, come il caffè, quello preso di notte.
Nel primo sole del mattino, resto un vecchio bambino con mille domande.
Sento un blues che suona, nero come il caffè.
Siamo anime, che amano.
C'è un solo modo per capire se mi ami o no. C'è una linea sottile che sta tra il bene e il male.
Ma che ne sai di me? Dei progetti che ho? Delle cose a cui tengo veramente?
Sono nero, come il caffè, quello preso di notte.
Nel primo sole del mattino, resto un vecchio bambino con mille domande.
Sento un blues che suona, nero come il caffè.
Siamo anime, che amano.
Sabbia tra le mani
Affondiamo le mani nella sabbia, impotenti. Vorremmo custodire ogni singolo granello con cura, ma scivola via. Come le nostre lacrime. Ci riproviamo. Ma niente, non è possibile.
Ma perchè? Con rabbia, un urlo esce muto dalla bocca, perchè? Ma in che merda di mondo viviamo?
La sabbia scivola via dalle nostre mani e finisce nei piloni, nei tramezzi, attorno a noi.
Poi tutto viene giù e sommerge ogni cosa.
E di nuovo mani, migliaia di mani, affondano nella sabbia, per salvare anche un solo granello. Salvarlo da noi, dalla nostra impotenza, dall'indifferenza. Perchè la sabbia è così, indifesa e spietata. Come la vita e la morte.
Ma perchè? Con rabbia, un urlo esce muto dalla bocca, perchè? Ma in che merda di mondo viviamo?
La sabbia scivola via dalle nostre mani e finisce nei piloni, nei tramezzi, attorno a noi.
Poi tutto viene giù e sommerge ogni cosa.
E di nuovo mani, migliaia di mani, affondano nella sabbia, per salvare anche un solo granello. Salvarlo da noi, dalla nostra impotenza, dall'indifferenza. Perchè la sabbia è così, indifesa e spietata. Come la vita e la morte.
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