Se andiamo in Germania o negli Stati Uniti, prendiamo la prima persona che passa e gli chiediamo: se ti dico Napoli, cosa ti viene in mente?
Probabilmente la prima risposta sarà "la munnezza" (tradotta nella lingua di origine), ma poi inizierà ad elencare le migliaia di meraviglie che abbiamo sul nostro territorio: Pompei, Ercolano, i Campi Flegrei e via discorrendo.
Poi, magari, coinvolto dalle nostre descrizioni (vieni a Napoli, è bellissima, la munnezza non c'è più, il governo l'ha tolta! come? dove l'ha messa? beh.. tu vuoi andare a piazza del plebiscito e sul lungomare? Si! Allora tranquillo lì non c'è!) si lascerà convincere e verrà nella nostra splendida città.
Si accorgerà piano piano che la munnezza a Napoli non c'è, ma la città fa schifo lo stesso. I paccari - simpatiche persone che cercano di far amicizia con i turisti - lo accoglieranno a braccia aperte. Gli automobilisti tenteranno di dargli un passaggio ogni volta che ne avranno l'occasione (viaggio di sola andata spalmato sul parafango).
E poi, dulcis in fundo, se sopravviverà alla splendida Piazza Garibaldi, deciderà di andare a Pompei.
Sveglia presto, colazione (quella sarà buona, perchè si può dire tutto ma si mangia benissimo) e poi via, cartina alla mano, verso la stazione.
I soliti paccari gli daranno il buongiorno, gli automobilisti anche, e totalmente stravolto arriverà alla vesuviana: fantastica tendostruttura, simil paese terremotato senza terremoto. Comprerà il biglietto... ehm dove si compra il biglietto? Ah, dentro a quei prefabbricati. Ma perchè sono chiusi? Forse non si comprano lì, effettivamente sarà un canile, non può essere veramente una biglietteria. Eppure quel signore mi ha detto che si comprano proprio la.
Stravolto, tutto sudato, tornerà dallo stesso vecchietto e richiederà informazioni:
Mi scusi, buon uomo. Ditemi! Devo prendere un biglietto per andare a Pompei, dove si compra? Nei prefabbricati! Ah, ma sono chiusi. Eh certo oggi è Pasqua, la Vesuviana non cammina!
Benvenuto a Napoli!